Capitolo 6.1

Movimento delle dita
Il dito può muoversi fondamentalmente con due tipi di azioni:
• con azione in prensilità
• con azione in verticale
Entrambi questi modi hanno in comune il movimento che inizia dall’articolazione della nocca, mentre differiscono per quanto riguarda l’azione delle altre due falangi. Nell’azione prensile, tutte le falangi agiscono nella stessa direzione, ogni falange, quindi, tende a chiudersi sulla precedente, come nell’atto del chiudere le dita contro il palmo.
Le due falangi finali iniziano il loro movimento tenendosi piuttosto estese, per trovare il punto di chiusura a contatto con il tasto.

In questo modo il dito incontra il tasto disegnando un’azione in “chiusura delle articolazioni”, ossia muovendosi come nell’atto del prendere. [V25] Nell’azione verticale, diversamente, le ultime due falangi si muovono estendendosi, ossia aumentando l’angolo tra di esse per permettere alla punta del dito di raggiungere il tasto con un’azione verticale. Mentre l’articolazione con il metacarpo si chiude, riducendo l’angolo, le altre due si estendono aumentandolo. In questo modo la punta del dito raggiunge il tasto lungo una traiettoria verticale. Le due falangi finali, all’inizio del movimento, sono tenute ad un angolo più chiuso rispetto alla nocca del metacarpo e si devono quindi estendere per permettere alla punta del dito di toccare il tasto in verticale. [V26]
Entrambe queste azioni possono essere utilizzate sia con peso che senza peso. Valgono naturalmente tutte le considerazioni circa l’uso del fulcro per il trasferimento del peso, ossia è possibile usare il metacarpo (nocca) come fulcro, appoggiando su questo fulcro il peso che si ritiene opportuno.