Capitolo 1.1

Termini e movimenti
La tecnica pianistica può essere affrontata in modo oggettivo attraverso la conoscenza della fisica e dell’anatomia, discipline che si rivelano fondamentali in un indagine che ha come obbiettivo rendere l’atto del suonare il più semplice possibile. Iniziamo con il condividere i termini che saranno utilizzati nel corso della trattazione.

Dissociazione muscolare:
la possibilità di mettere in azione un determinato muscolo rilassandone contemporaneamente altri.

Leva:
principio meccanico che agisce come moltiplicatore delle forze, in particolare, un principio meccanico che analizzi il movimento delle articolazioni tenendo conto degli elementi che compongono una leva, cioè il fulcro, il punto di resistenza e il punto di applicazione di una forza.

Peso: quantità di energia che un corpo esercita verso il basso. Il peso, per quanto riguarda l’attività pianistica, è strettamente correlato con il rilassamento. Infatti, per permettere che una determinata articolazione possa esercitare la sua azione di gravità, è necessario che i muscoli che muovono questa articolazione siano messi in stato di totale riposo. Solo in questo caso sarà possibile utilizzare il peso totale che l’articolazione ci fornisce.

Rilassamento: capacità di non influenzare con contrazione muscolare una determinata articolazione.

Connessione: (armatura) capacità di coordinare tra loro più articolazioni in modo che formino un unico elemento.

Sospensione: azione muscolare volta ad annullare l’azione della gravità su di una o più articolazioni in modo che queste possano essere utilizzate senza esercitare peso verso il basso.

1.2. I movimenti

I movimenti che si utilizzano nella tecnica pianistica sono i seguenti:

-la flessione
-l’estensione
-l’abduzione
-l’adduzione
-la rotazione (pronazione, supinazione dell’avambraccio)

Vediamo in dettaglio il significato dei termini:

MOVIMENTO DI FLESSIONE azione che permette l’avvicinamento di due parti del corpo [V1]
MOVIMENTO DI ESTENSIONE azione che permette l’allontanamento di due parti del corpo (contrario al movimento flessione) [V2]
MOVIMENTO DI ABDUZIONE movimento che provoca l’allontanamento di un segmento dall’asse mediano del corpo.
Si puo’ parlare di abduzione del pollice, o del braccio ecc. [V3] [V4]
MOVIMENTO DI ADDUZIONE movimento che provoca l’avvicinamento di un segmento all’asse mediano del corpo (contrario al movimento di abduzione) [V5] [V6]
MOVIMENTO DI ROTAZIONE movimento che permette ad un segmento di ruotare intorno al proprio asse [V7]

Ogni articolazione consente diversi tipi di movimento:

1 I falange del dito (falange ungueale) può muoversi in flessione ed estensione lungo il piano verticale
2 II falange del dito (falange centrale) può muoversi in flessione ed estensione lungo il piano verticale
3 III falange del dito (falange collegata alla nocca) può muoversi in flessione ed estensione lungo il piano verticale, in abduzione e     adduzione sul piano orizzontale (spostamento laterale delle dita)
4 Articolazione del polso può muoversi in flessione ed estensione lungo il piano verticale, in abduzione e adduzione sul piano orizzontale; può compiere movimenti di circumduzione
5 Articolazione del gomito può muoversi in flessione ed estensione lungo il piano verticale, non può muoversi lungo il piano orizzontale
6 Articolazione radio ulnare dell’avambraccio consente la rotazione dell’avambraccio lungo il proprio asse
7 Articolazione della spalla consente il movimento di flessione ed estensione, di abduzione ed adduzione ed di circonduzione del braccio